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Impianto Solare Termodinamico: scopri il Progetto Archimede di Rubbia

Carlo Rubbia, premio Nobel italiano per la fisica, è stato uno dei più forti promotori del progetto di una innovativa centrale solare di tipo termodinamico: dopo anni di impegno, la centrale è diventata realtà qui in Italia, ed è uno dei progetti sul solare termodinamico più importanti al mondo. Scopriamo cos'è il solare termodinamico e quali sono le peculiarità del Progetto Archimede.


Il solare termodinamico: dove c'è sole c'è energia!

Una centrale solare termodinamica o un singolo impianto solare termodinamico partono da una tecnologia nota da decenni che però viene costantemente aggiornata e migliorata. Nel solare termodinamico, l'energia viene prodotta di giorno grazie al sole diretto e di notte grazie all'energia accumulata di giorno.


I vantaggi di una centrale a solare termodinamico come quella del progetto Archimede sono molti:

  1. Il costo di produzione è relativamente molto basso in termini economici;
  2. L'impatto produttivo in generale è molto basso;
  3. La produzione di acqua calda ed energia elettrica è ad impatto zero.

Il progetto Archimede è talmente eccellente sotto diversi punti di vista che è stato realizzato già in Spagna, in Italia e in Egitto. Ogni impianto viene studiato per migliorare ulteriormente quello successivo, dando vita ad una tecnologia molto vitale e sempre aggiornata. Ad esempio, l'impianto egiziano, nei pressi di Alessandria d'Egitto, è studiato per affiancare alla produzione di energia elettrica anche un impianto di depurazione dell'acqua. Sfruttando le alte temperature dei sali minerali che conducono il calore alle vasche, vengono prodotti 250.000 litri di acqua potabile ogni giorno!


Progetto Archimede: il miglior solare è termodinamico

Il solare termodinamico di ultima generazione usa come fluido per trasportare il calore una miscela di sali che scorre all'interno dei tubi: come funziona?

  1. La luce solare viene concentrata verso i tubi grazie a degli specchi parabolici
  2. Il calore generato scioglie la miscela di sali fino a oltre 500 gradi
  3. Infine, questa miscela scorre fino alle vasche, dove fa evaporare l'acqua azionando le turbine per produrre elettricità.

Questo tipo di impianto può essere posto in verticale, con i fluidi in cima a una torre circondata da specchi parabolici per centinaia o migliaia di metri, o in orizzontale, con file di specchi orientati verso una serpentina che contiene il fluido di sali. A differenza del fotovoltaico, che alla notte si ferma, il solare termico usa una parte del calore e dell'energia prodotte durante il giorno per rimanere in funzione anche di notte. L'Italia ha subito per molto tempo la pesantezza delle lungaggini burocratiche e politiche e ciò ha ritardato la realizzazione dei molti progetti approvati e non ancora ultimati e messi in funzione. Eppure si tratta di un modo eccellente di ottenere acqua calda ed energia elettrica ad impatto zero, potendo soddisfare con un unico impianto la richiesta di corrente, riscaldamento e acqua calda sanitaria.